Prof. Vincenzo Brunacci
n. il 3.3.1768 a Firenze – m. il 16.6.1818 a Pavia
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Il prof. Vincenzo Brunacci è uno dei membri delle Famiglie Brunacci più conosciuto. Lo si può constatare dalla grande quantità di vie a lui dedicate in molte città italiane e dai moltissimi riferimenti che si trovano su di lui in internet.
In uno di questi (www.melegnano.net), in stretto dialetto milanese, si legge letteralmente: “El merit de tucc stii innovazion ghe’l devom a di ver italian che rispondeven al nomm de: Francesco Melzi Duca de Lod, Simonètta, Moron, Arese, Verri, Aldini, Luosi, Moscati, Paradisi, Veneri, Spanocchi, Vaccari, Greppi, Dandolo, Cicognara, Teulliè, Nain, Prina, Boari, ver amministrator coi rognon. E se pò minga lassà indree i cooperator valent come l’Antolini, el Cagnola, el Canonica, el Manfredini, l’Appiani, el Canova, el Tamburini, el Gioia, el Romagnosi, el Volta, el Scarpa, l’Oriani, el Brunacci, el Monti, el Foscolo, el Pindemonte, el Cesarotti e el Lamberti. Tutta gent che militava in di camp de l’architettura, di scienz fisich e morai e de la letteratura. A lor devom propi tanto.”
Inizierò inserendo il discorso che fu tenuto il 18 giugno del 1818 dal prof. Gabrio Piola. Nelle biografie ufficiali Vincenzo Brunacci risulta essere deceduto il 18 giugno, mentre il prof. Piola, nel suo discorso tenuto proprio il 18 giugno, dichiara che invece egli è morto due giorni prima: il 16 giugno. Ho controllato di persona presso l’archivio diocesano che Vincenzo è morto effettivamente il 16 giugno.
Seguiranno tre biografie scritte in epoche diverse (1827-1972-2000) ed una "interessante" ricerca di Chiara Gallicani, trovata su internet, sul futuro Rettore dell’Università di Pavia, ma di quando era ancora studente a Pisa.
Vorrei solo premettere che ancora oggi vivono a Firenze discendenti di suoi parenti collaterali, non avendo egli avuto figli, e che nel 2018 ricorreranno contemporaneamente sia i 250 anni dalla sua nascita che i 200 dalla sua morte.