Oggi, 15 agosto 2007, ho ricevuto la graditissima telefonata da parte di Maria Grazia Bocci, nipote di Lidia, la quale vive a Roma.
Ci incontreremo a settembre.
Intanto mi ha comunicato che a Perugia vive l’ultima discendente di questo antichissimo e nobilissimo ramo fiorentino/ viterbese-tuscanese/ umbro/ marchigiano: la figlia di Pia Brunacci, sorella del prof. Bruno e dell’avv. Ignazio.
24 settembre 2007
Entro in contatto con Lina Esposito, la figlia di Pia Brunacci.
Parliamo per ben 50 minuti.
Mi ha raccontato del padre Giovanni, di origini siciliane di Catania, che morì a 35 anni, mentre lei aveva solo 4 mesi.
Il padre era Direttore del Manicomio di Macerata quando avvenne la terribile disgrazia.
Lina racconta che aveva piovuto molto ed improvvisamente 5 pazienti incominciarono a cadere in terra. Il padre Giovanni corse in loro soccorso, ma anche lui rimase fulminato dalla corrente. Vi era stata un perdita dell’alta tensione.
Era il 26.12.1911 e Lina aveva solo 4 mesi!
Mi ha raccontato dei genitori che si erano sposati a Torino, dove viveva la zia della madre, suora e sorella del nonno Cesare Brunacci; dello zio Francesco che morì in guerra nel 1914 in Africa; dello zio Pietro che morì a Rimini a circa 60-62 anni; dello zio avv. Ignazio che, prima di morire nel 1928, sposò la ragazza che aveva preso in casa, Anna del Monte, la quale era orfana e di Fano; dei suoi studi a Napoli dove si era laureata; ma, soprattutto, dello zio Bruno, che gli aveva fatto da padre e di cui non sapeva dove fosse stato sepolto, forse all’ossario del Verano.
A questo punto io gli ho dato la bella notizia che avevo ritrovato la tomba dello zio Bruno e che ne avevo fatto già restaurare da mia figlia l’epigrafe.
Lina si è commossa!