Ebbene, ieri, 5 maggio 2015, approfittando dei primi caldi, direi ormai "estivi", visto che la temperatura ha raggiunto, qui a Roma, ben 33 gradi, mi sono deciso a raggiungere il mio carissimo amico Vincenzo Monti ad Anzio, sulle tracce del Consalvi e del Feuerbach Anselm e delle sue due modelle Anna Risi e Lucia Brunacci.
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100 chilometri da casa mia, ma molti meno dal centro di Roma, per cui nell'800 occorrevano ben due giorni di viaggio, il sottoscritto li ha fatti in un ora e mezzo.
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Vincenzo Monti mi ha spiegato che il motivo era soprattutto l'attraversamento di una vastissima "selva" ed acquitrini, luoghi ideali di caccia per i grandi nobili romani, a loro volta seguaci di una moda romana, quando gli imperatori frequentavano questa località.
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Infatti, la prima testimonianza che si trova appena arrivati ad Anzio è la "Villa di Nerone". Questi resti archeologici sono ben visibili e danno una idea molto chiara di quello che la "Reggia Neroniana" poteva essere stata. Naturalmente, non poteva mancare, poco distante da lì, una statua con una lapide in ricordo dell'Imperatore.
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Ma, non era questo il motivo del mio viaggio ad Anzio, anche perchè del periodo romano e degli scavi molto è stato scritto da testimoni oculari come il Wienkelmann, che fu al servizio del Cardinale Alessandro Albani, la cui Villa è tutt'ora ben visibile nel centro di Anzio, al momento degli scavi ordinati dallo stesso Cardinale.
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"Sulle orme del Feuerbach e del Consalvi" è il senso del mio viaggio. Ebbene, a pochi metri di distanza dal giardino dove si trova la statuta di Nerone, trovo "Il Turcotto", una antica trattoria.
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E' la data che mi incuriosisce. Leggo: "Il Turcotto dal 1861". Quindi, sia il Consalvi che il Feuerbach hanno avuto modo di conoscere questo locale.
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E, dato che il Consalvi andava spesso, anzi direi "ogni estate" ad Anzio, e visto che egli era anche Segretario di Stato, non ci vuole molto a fare due più due.
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La richiesta di aprire questa trattoria a due passi dalla residenza del Cardinale fu sicuramente approvata e concessa dallo stesso Cardinale Ho scritto "a due passi dalla residenza del Cardinale" perchè il carissimo Vincenzo Monti, storico locale, mi ha spiegato che la trattoria nacque nel centro storico di Anzio e che poi successivamente fu spostata dove oggi si trova.
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In questo luogo, dove oggi si trova, questa trattoria già vi si trovava 150 anni fa, quando iniziò a frequentare Anzio il Feuerbach e le sue due modelle Anna Risi e Lucia Brunacci.
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Della locanda, invece, dove avevano sicuramente soggiornato il Feuerbach e le sue due modelle, invece, non vi è più traccia, se non nella memoria storica dei documenti e degli storici locali, come appunto il carissimo Vincenzo, il quale mi fa vedere l'immobile, allora adibito a locanda. Immobile che si trova adiacente a Villa Albani.
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Del Consalvi, fortunatamente, è ancora visibile una sua traccia tangibile. Al porto, sull'immobile, allora residenza del Consalvi, vi è ancora oggi una lapide in ricordo di Pio VII.
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Leggiamo: PIUS VII, PONT MAX, PONTIFICATUS SUI, ANNO XVII. "A Pio VII nel 17.mo anno del suo Pontificato". Quindi, essendo egli stato eletto Papa nel 1800 a Venezia, la lapide fu affissa dal Consalvi nel 1817.
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Ricordo che in questo mio sitoweb si trova altro materiale sul Consalvi ed Anzio. Lo si trova semplicemente inserendo in alto a destra nell'opzione "ricerca" la parola "Anzio".
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Ad esempio come la seguente documentazione del novembre del 1823, due mesi prima della morte del Consalvi:
https://www.brunacci.it/1823–la-malattia-alle-gambe.html
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Del perchè il Consalvi e moltissimi romani che se lo potevano permettere, andassero ad Anzio, l'ho vissuto io ieri di persona. Sono ripartito da Anzio, dove mi faceva compagnia una piacevolissima brezza marina di 23 gradi, per arrivare a Roma ed a casa, dove mi aspettava un caldo di ben 33 gradi, afoso e fastidioso.
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Ma, per non tediarvi troppo con il racconto, arrivo subito al Feuerbach.
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Il carissimo amico Vincenzo Monti, che non finirò mai di ringraziare per la sua gentilezza e disponibilità, mi porta a vedere i luoghi dove il Feuerbach ha reso celebri per l'eternità le sue due modelle con le rappresentazioni della "Medea" ed "Ifigenia".
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Mi porta a vedere anche il luogo da dove si vede nei quadri del Feuerbach la montagna del Circeo. Mi racconta di averlo fatto notare e, quindi, raccontato, ad uno storico tedesco, il quale ha sì riportato nei suoi scritti l'informazione, ritenendola esatta, ma che non aveva citato la fonte, con sua grande delusione.
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Lo capisco e, spero, con questo scritto, di aver rimediato alla svista dello storico tedesco, riconoscendo al Dott. Vincenzo Monti, storico locale di Anzio, la primogenitura della scoperta.
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Sperando di poter ricambiare la gentilezza del carissimo amico, Dott. Vincenzo Monti, facendogli da "cicerone" nella mia città "garibaldina" di Mentana, allego qui di seguito il link della galleria fotografica di questo sitoweb, dove si trovano alcuni quadri del Fererbach, riguardanti le sue modelle, aventi come sfondo i promontori e le spiagge di Anzio, come le due "Ifigenia" di Anna Risi e Lucia Brunacci, la "Medea", la "Ninfa dormiente" ed altri dipinti aventi come protagonisti Lucia Brunacci ed il figlio Remo.
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https://www.brunacci.it/album_41.html
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Il TURCOTTO, dal 1861.
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ALCUNE FOTO di Anzio, riguardanti quanto ho sopra raccontato ed altre di Nettuno, come la fontana del dio Nettuno ed il Forte Sangallo, che fu costruito da Alessandro VI Borgia.
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100 chilometri da casa mia, ma molti meno dal centro di Roma, per cui nell'800 occorrevano ben due giorni di viaggio, il sottoscritto li ha fatti in un ora e mezzo.
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Vincenzo Monti mi ha spiegato che il motivo era soprattutto l'attraversamento di una vastissima "selva" ed acquitrini, luoghi ideali di caccia per i grandi nobili romani, a loro volta seguaci di una moda romana, quando gli imperatori frequentavano questa località.
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Infatti, la prima testimonianza che si trova appena arrivati ad Anzio è la "Villa di Nerone". Questi resti archeologici sono ben visibili e danno una idea molto chiara di quello che la "Reggia Neroniana" poteva essere stata. Naturalmente, non poteva mancare, poco distante da lì, una statua con una lapide in ricordo dell'Imperatore.
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Ma, non era questo il motivo del mio viaggio ad Anzio, anche perchè del periodo romano e degli scavi molto è stato scritto da testimoni oculari come il Wienkelmann, che fu al servizio del Cardinale Alessandro Albani, la cui Villa è tutt'ora ben visibile nel centro di Anzio, al momento degli scavi ordinati dallo stesso Cardinale.
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"Sulle orme del Feuerbach e del Consalvi" è il senso del mio viaggio. Ebbene, a pochi metri di distanza dal giardino dove si trova la statuta di Nerone, trovo "Il Turcotto", una antica trattoria.
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E' la data che mi incuriosisce. Leggo: "Il Turcotto dal 1861". Quindi, sia il Consalvi che il Feuerbach hanno avuto modo di conoscere questo locale.
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E, dato che il Consalvi andava spesso, anzi direi "ogni estate" ad Anzio, e visto che egli era anche Segretario di Stato, non ci vuole molto a fare due più due.
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La richiesta di aprire questa trattoria a due passi dalla residenza del Cardinale fu sicuramente approvata e concessa dallo stesso Cardinale Ho scritto "a due passi dalla residenza del Cardinale" perchè il carissimo Vincenzo Monti, storico locale, mi ha spiegato che la trattoria nacque nel centro storico di Anzio e che poi successivamente fu spostata dove oggi si trova.
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In questo luogo, dove oggi si trova, questa trattoria già vi si trovava 150 anni fa, quando iniziò a frequentare Anzio il Feuerbach e le sue due modelle Anna Risi e Lucia Brunacci.
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Della locanda, invece, dove avevano sicuramente soggiornato il Feuerbach e le sue due modelle, invece, non vi è più traccia, se non nella memoria storica dei documenti e degli storici locali, come appunto il carissimo Vincenzo, il quale mi fa vedere l'immobile, allora adibito a locanda. Immobile che si trova adiacente a Villa Albani.
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Del Consalvi, fortunatamente, è ancora visibile una sua traccia tangibile. Al porto, sull'immobile, allora residenza del Consalvi, vi è ancora oggi una lapide in ricordo di Pio VII.
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Leggiamo: PIUS VII, PONT MAX, PONTIFICATUS SUI, ANNO XVII. "A Pio VII nel 17.mo anno del suo Pontificato". Quindi, essendo egli stato eletto Papa nel 1800 a Venezia, la lapide fu affissa dal Consalvi nel 1817.
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Ricordo che in questo mio sitoweb si trova altro materiale sul Consalvi ed Anzio. Lo si trova semplicemente inserendo in alto a destra nell'opzione "ricerca" la parola "Anzio".
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Ad esempio come la seguente documentazione del novembre del 1823, due mesi prima della morte del Consalvi:
https://www.brunacci.it/1823–la-malattia-alle-gambe.html
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Del perchè il Consalvi e moltissimi romani che se lo potevano permettere, andassero ad Anzio, l'ho vissuto io ieri di persona. Sono ripartito da Anzio, dove mi faceva compagnia una piacevolissima brezza marina di 23 gradi, per arrivare a Roma ed a casa, dove mi aspettava un caldo di ben 33 gradi, afoso e fastidioso.
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Ma, per non tediarvi troppo con il racconto, arrivo subito al Feuerbach.
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Il carissimo amico Vincenzo Monti, che non finirò mai di ringraziare per la sua gentilezza e disponibilità, mi porta a vedere i luoghi dove il Feuerbach ha reso celebri per l'eternità le sue due modelle con le rappresentazioni della "Medea" ed "Ifigenia".
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Mi porta a vedere anche il luogo da dove si vede nei quadri del Feuerbach la montagna del Circeo. Mi racconta di averlo fatto notare e, quindi, raccontato, ad uno storico tedesco, il quale ha sì riportato nei suoi scritti l'informazione, ritenendola esatta, ma che non aveva citato la fonte, con sua grande delusione.
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Lo capisco e, spero, con questo scritto, di aver rimediato alla svista dello storico tedesco, riconoscendo al Dott. Vincenzo Monti, storico locale di Anzio, la primogenitura della scoperta.
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Sperando di poter ricambiare la gentilezza del carissimo amico, Dott. Vincenzo Monti, facendogli da "cicerone" nella mia città "garibaldina" di Mentana, allego qui di seguito il link della galleria fotografica di questo sitoweb, dove si trovano alcuni quadri del Fererbach, riguardanti le sue modelle, aventi come sfondo i promontori e le spiagge di Anzio, come le due "Ifigenia" di Anna Risi e Lucia Brunacci, la "Medea", la "Ninfa dormiente" ed altri dipinti aventi come protagonisti Lucia Brunacci ed il figlio Remo.
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https://www.brunacci.it/album_41.html
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Il TURCOTTO, dal 1861.
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ALCUNE FOTO di Anzio, riguardanti quanto ho sopra raccontato ed altre di Nettuno, come la fontana del dio Nettuno ed il Forte Sangallo, che fu costruito da Alessandro VI Borgia.