Cercando la "Vigna del Bufalo" dove nel 1904 Lucia Brunacci viveva insieme al figlio Remo, mi sono imbattuto nel sito "le Ville di Roma" a cui ho subito scritto, inviando le foto della "vigna" e del "Villino Del Bufalo".
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Gentilmente mi hanno prontamente risposto, portandomi a conoscenza della Mappa del Nolli.
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Versione web virtuale della Mappa del Nolli: http://nolli.uoregon.edu/
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dove si possono visualizzare anche le particelle delle varie "vigne" o "ville", cliccando su "gardens" (giardini): http://nolli.uoregon.edu/map/index.html
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Anche nel libro "Horti romani" si parla della Vigna del Bufalo, ma, cosa strana, questi orti si trovano all’interno delle mura romane, intorno a via Sicilia. Mentre l’Hartiwig ha scritto che la Vigna si trovava fuori porta. Comunque è già un passo avanti. Cercherò nell’archivio storico delle Parrocchie a S. Giovanni, la parrocchia a cui nel 1904 faceva riferimento questa zona.
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MAPPA DEL NOLLI:
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Da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Nolli
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Ben presto il Nolli lasciò Como, sua città natale, per svolgere la professione di geometra inizialmente a Milano, dove curò la compilazione del locale catasto. Si trasferì a Roma grazie alla conoscenza dell’abate milanese Diego Revillas, astronomo e matematico all’Università La Sapienza, che lo introdusse nei circoli di letterati, eruditi e scienziati gravitanti attorno alle corti delle prestigiose famiglie Albani e Corsini.
Una volta nell’Urbe, poiché nei suddetti ambienti letterari e scientifici si discuteva spesso del fatto che Roma – diversamente da altre grandi capitali europee – mancasse di una mappa moderna e particolareggiata, il Nolli maturò l’idea di colmare questo vuoto, iniziando nel 1736 a redigere una carta riportante dettagliatamente strade, monumenti e territorio circostante. Avvalendosi della collaborazione del figlio Carlo (1710–1770), cui si aggiunsero nel tempo altre personalità illustri, come il giovane incisore veneto Giovanni Battista Piranesi ed il siciliano Giuseppe Vasi, il Nolli costituì un gruppo di lavoro che dapprima si autofinanziò per sostenere le spese quotidiane dell’opera e successivamente sfruttò l’interesse per le arti del cardinale Prospero Lambertini, salito al soglio pontificio come Benedetto XIV (1740–1758), il quale ufficializzò la realizzazione della mappa di Roma, autorizzando gli incaricati ad entrare anche in proprietà private (palazzi, giardini, conventi perfino quelli di clausura) per effettuare i rilievi.
Il risultato fu una prestigiosa e straordinaria grande mappa (176 x 208 cm), la Nuova Topografia di Roma[1], composta da 12 fogli e corredata da indici dettagliati di strade, chiese e monumenti, che venne ultimata e pubblicata nel 1748. La mappa, inoltre, riporta la nuova divisione in 14 Rioni della città di Roma, stabilita nel 1744 da Benedetto XIV[2] (al quale la carta è dedicata), che portò quindi alla realizzazione di splendide targhe lapidee, indicanti vie e piazze, molte delle quali tuttora presenti nelle strade della Capitale.
Infine, come architetto, il Nolli progettò nel 1743 la ricostruzione della chiesa e del monastero di Sant’Alessio sull’Aventino (Roma), nonché il rifacimento della chiesa di Santa Dorotea dal 1751 al 1756, anno della sua morte, avvenuta a Roma i primi di luglio. È in quest’ultima chiesa che il Nolli è sepolto, alla base dell’altare maggiore.
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Purtroppo, nonostante la Mappa del Nolli, non riesco ancora a trovare la Vigna del Bufalo. E’ importantissimo trovarla perchè l’archeologo Paul Hartwig afferma che Lucia Brunacci viveva lì con il suo secondo marito nel 1904. Mentre nel 1908 Hermann Uhde-Bernays andò a trovarla insieme all’Hartwig e, questa volta, lui afferma che Lucia viveva lì solo con il figlio Remo. Dicevo che è importantissimo trovarla, perchè trovandola potrò esaminare i registri delle Anime e vedere se effettivamente Lucia si fosse risposata. Altro mistero è che Lucia all’Anagrafe di Roma risultava essere vedova di Giuseppe Preti. Si tratta forse di un errore, visto che il primo marito si chiamava Cesare Preti?!? Un bel mistero!
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VILLINO E VIGNA DEL BUFALO:
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