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Antonio Brunacci majore e la C.R.

Ieri, 8 maggio 2017, trovandomi nei pressi dell’Archivio Capitolino, decido di andare a vedere la famosa “Cittadinanza Romana” che Antonio Brunacci majore ricevette nel 1592, sperando di trovare il nome del padre e magari anche le sue origini.

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​Faccio un breve riepilogo: in una lettera che Antonio Lupis scrisse a Gaudenzio (suo amico di penna) e nipote di Antonio Brunacci majore, scoprimmo che in Casa Brunacci vi era una lapide con l’albero genealogico, dove il Lupis aveva letto che essi provenivano da Peccioli in provincia di Pisa. Sappiamo che a Pisa viveva un ramo di Brunacci fiorentini che si erano arricchiti, durante la peste nera del 1347, con la coltivazione delle cipolle.
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​Poco tempo fa ho trovato una ricerca di Francesco Magni e Claudio De Dominicis: Repertorio delle creazioni di “Cittadinanza Romana” (secoli XIV-XIX), importantissima per trovare altre notizie sulle origini dei Brunacci di Montenovo (Ostra Vetere).
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​In questa ricerca viene menzionato Antonio Brunacci majore di Montenovo (come molti altri). Siamo nell’anno 1592 e sappiamo che Antonio si sposerà a Montenovo nel 1597. Quindi, grazie a questa ricerca, ora sappiamo che Antonio Brunacci majore non si è trasferito a Montenovo per matrimonio, ma risiedeva già lì.
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Leggo nella ricerca che la Cittadinanza Romana gli è stata concessa il 30 luglio 1592. Avendo, quindi, tutti i dati necessari per trovare questa C. R. nell’Archivio Capitolino. mi ci sono recato.
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​Con mia grande sorpresa, la ricerca è stata molto facile. Ho potuto consultare due volumi, da cui ho fatto alcune foto con il mio cellulare.
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FOTO CONCESSIONE CITTADINANZA ROMANA
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Come potete leggere nelle foto, la prima cosa che cercavo e che mi ha subito colpito è stato il nome del padre (necessario per fare ulteriori ricerche). Antonio Brunacci majore era figlio del “quondam Blasy“, ovvero del fu Biagio.
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​Leggo: “Creatus fuit etiam … Antonius Brunaccius e Montenoco Senigalliensis …”
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​e ancora, traducendo dal latino; “Antonio Brunacci di Montenovo della Diocesi di Senigallia, Cavaliere di San Paolo – del fu Biagio.
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In queste righe vi sono ulteriori informazioni, che ci permetteranno di proseguire nelle ricerche. Ricerche che continueranno presso l’Archivio di Stato di Ancona e, se esiste ancora da qualche parte, presso l’archivio dell’Ordine di San Paolo.
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​Ma torniamo prima al nome del padre di Antonio. Il nome “Biagio” non riesco a collegarlo a nessuna delle mie ricerche precedenti. Come con “Gaudenzio”, anche “Biagio” potrebbe essere un nome di riferimento a San Biagio martire. Questo significa, però, che Biagio Brunacci non era il primogenito e che, quindi, aveva avuto almeno un fratello maggiore di lui.
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​Grazie alla tecnologia di oggi, trovo una festa di S. Biagio martire in una località di Osimo, chiamata, appunto, S. Biagio, ma anche in Toscana a Montepulciano ed a Pietrasanta in provincia di Lucca.
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Per quanto riguarda, invece, il “cavalierato di S. Paolo”, leggo nei “Cavalieri della Santa Sede”, di Alessandra Malesci Baccani, che questo titolo era a pagamento su richiesta. Leggo che il cavalierato era un titolo onorifico da parte della Santa Sede.
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​Leggo che “la qualifica d’onore consisteva in una decorazione e i Cavalieri versavamo alla Santa Sede una cifra e in cambio ricevevano onori e redditi.”
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Leggo ancora che “nel 1540 il Pontefice Paolo III istituì i Cavalieri di San Paolo che erano duecento” e che “il Pontefice Paolo IV nel 1556 aumentò il numero a trecento Cavalieri.”
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​I CAVALIERI DELLA SANTA SEDE, di Alessandra Malesci Baccani.
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​A questo punto sorgono anche altre domande, su come e dove ha trovato Antonio majore gli appoggi giusti a Roma per ottenere il tanto desiderato titolo onorifico e, soprattutto, dove ha trovato il denaro liquido necessario per ottenerlo. Antonio doveva essere molto ricco, anzi, più ricco degli atri montenovesi, visto che solo lui ha fatto questa richiesta (almeno credo!).
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​Vediamo di fare almeno una ipotesi, andando a vedere, intanto, chi era Papa nel 1592.
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Leggo su wikipedia che nel gennaio del 1592, pochi mesi prima che Antonio majore ricevesse  la “cittadinanza romana”,  fu eletto Papa Ippolito Aldombrandini con il nome di Clemente VIII.
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​E, sorpresa, leggo che Ippolito Aldombrandini era nato a Fano. Era marchigiano e a Fano viveva una Famiglia Brunacci!
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Sarà stata una coincidenza o di più?
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​Ne sapremo di più, se riusciremo a continuare la ricerca, come ho scritto prima, presso l’Archivio di Stato di Ancona e presso l’Ordine di San Paolo, tenendo sempre presente nella ricerca che, oltre ad Antonio Brunacci majore, dobbiamo trovare anche il padre Biagio e l’altro suo congiunto, Giuliano, che morì nel 1605 nella battaglia di Ostenda in Olanda. Giuliano potrebbe essere, quindi, un fratello di Biagio!