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Palazzo Mastiani-Brunacci

Da una pubblicazione su giornali pisani del 30 marzo 2011 scorso, scopro che il Palazzo storico dei Brunacci, poi Mastiani-Brunacci, è stato rioccupato da una 40.ina di studenti del Tijuana Project, e che oggi il Palazzo appartiene all’Università di Pisa.

ARTICOLO:

30/03/2011 09:00 | autore: redazione Pisanotizie

Rioccupato Palazzo Mastiani in Corso Italia

L’occupazione è avvenuta nelle prime ore di ieri mattina da parte degli studenti del Tijuana Project

E’ stato nuovamente occupato ieri mattina Palazzo Mastiani, lo storico edificio in Corso Italia di proprietà dell’Università, da mesi sottoposto a lavori di ristrutturazione.
Protagonisti dell’azione sono una quarantina di studenti del Tijuana Project, che già lo scorso anno avevano occupato l’edificio per qualche settimana, prima di lasciare l’immobile con la minaccia dell’intervento della polizia, chiesto dall’allora rettore Marco Pasquali.

“Siamo un gruppo di studenti e precari – dicono i giovani di Tijuana – siamo giovani nel tempo della crisi, stretti tra un’università in dismissione, la disoccupazione, il ricatto continuo sul posto di lavoro, un sistema di welfare che produce un attaccamento opprimente al contesto familiare, l’unico da cui è possibile ricavare reddito nel contesto odierno”.

“Pisa è una città universitaria, una città che vive e produce grazie alla generazione precaria – affermano ancora -. Eppure, questa città sembra non accorgersi di noi, sembra relegarci a figure di passaggio, dei quasi-cittadini visto che per lo più pisani non siamo. Noi dobbiamo studiare, accontentarci di lavoretti in nero a basso costo quando ci sono, protestare non eccessivamente, e, soprattutto, scomparire la notte, o quantomeno fare quello che vogliamo, ma solo in spazi normati, funzionali al consumo e non alla libera espressione”.

“Così – dichiarano – come progetto Tijuana, abbiamo deciso di restituire alla nostra generazione un pezzo del centro cittadino, Palazzo Mastiani in Corso Italia, proprietà dell’università di Pisa, da anni ridotto al degrado e all’abbandono. Vogliamo utilizzare questo spazio per costruire la nostra indipendenza, quella che la crisi e la precarietà pervasiva che viviamo ci impediscono di realizzare. Un palazzo storico, nel quale Leopardi ha concepito i suoi canti pisani, che vogliamo riempire di iniziative artistiche, culturali e politiche indipendenti, nonché trasformare in un laboratorio capace di pensare nuove forme di welfare e di riappropriazione della ricchezza che ogni giorno ci viene sottratta”.

Come primo appuntamento di questa occupazione gli studenti invitano all’assemblea cittadina che hanno indetto per oggi, mercoledì 30 marzo alle ore 18:30 in Corso Italia, nel palazzo occupato.