Dal 1 novembre scorso ricorrono i 200 anni dall’inizio del Congresso di Vienna, di cui ancora oggi ne subiamo le conseguenze con una Unione Europea Incompiuta, grazie, purtroppo a realtà, come piccoli statarelli e monarchie che hanno ancora un ruolo politico importante nei propri Stati di appartenenza.
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Il Congresso di Vienna fu una conferenza tenutasi nell’omonima città, allora capitale dell’Impero austriaco, dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815.
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Vederne un riassunto in Wikipedia cliccando sui seguenti link:
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CONGRESSO DI VIENNA
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STATI ITALIANI DAL CONGRESSO DI VIENNA ALL’UNITA’ D’ITALIA
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ERCOLE CONSALVI
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RESTAURAZIONE
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Fu proprio al Congresso di Vienna che il Segretario di Stato di Pio VII, Ercole Consalvi Brunacci, dimostrò, anzi dimostrò di nuovo, dopo lo scontro con Napoleone, le sue qualità di GRANDE STATISTA, oltre alla sua profonda onestà ed integrità.
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Per ricordarlo, cliccare sui seguenti link, già inseriti in questo sito:
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CAPITOLO XIII
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CAPITOLO XIV
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https://www.brunacci.it/consalvi.html
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In particolare, nel Cap. XIV, ho inserito il seguente scritto riguardante "Toscanella":
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Pubblicazione: 06/11/2014
CONGRESSO DI VIENNA 1814-1815
1815
anche Toscanella festeggia il Cardinale
Al ritorno a Roma di Pio VII, l’Amministrazione Comunale di Toscanella invia subito una delegazione.
Il 19 giugno, essa viene ricevuta dal Papa e poi ne dà comunicazione ai cittadini.
“Giuliva oltremodo la Città di Toscanella nella circostanza del fausto, e desideratissimo ritorno dell’Augusto Sovrano alla sua Capitale, ha creduto un dovere di confermare le non equivoche prove del suo attaccamento, e filiale rispetto mantenuto in tutte le più penose circostanze verso la Sagra Persona di Sua Beatitudine: quindi è, che quelli Sigg.PP.RR. hanno deputato i Sigg. Conte Giuseppe Turriozzi, e D. Gio. Battista Prior Tozzi, affinché umiliassero al Trono Sovrano dell’Immortal Pio VII, le congratulazioni non meno, che i sentimenti della più umile, e fedel sudditanza.
“In adempimento pertanto di tal’onorevole Commissione i Sigg. Deputati di sopra accennati la mattina di lunedì 19 stante furono introdotti all’udienza di N.S., dal quale ricevettero gli attestati i più marcati della Sua Sovrana Clemenza, e le assicurazioni generali dell’alto Suo gradimento.” (giugno 1815)
Tra i documenti personali del Cardinale ci sono copie di risposta agli auguri di Natale dell’Amministrazione tuscanese e dello zio Pietro Paolo Brunacci, sempre residente a Toscanella e facente egli stesso parte dell’Amministrazione comunale.
All’Ill.mi Sig.ri Gonfaloniere e Anziani di Toscanella
“Gli auguri di felicità, che alla ricorrenza della Solennità Natalizia è piaciuto alle SS.VV. di avanzarmi, mi rendono certo dell’animo loro cortese verso di me. Corrisponde all’amorevolezza loro il gradimento con cui ho accolto un simile officio e la sincerità con cui desidero loro ogni contento riprofessandomi con parzialità di stima.
Roma Gennaio 1816
Aff.mo Serv.re”
All’Ill.mo Sig. Pietro Paolo Brunacci di Toscanella
“Le grazie ch’io rendo alla S.V. per gli auguri di felicità che L’è piaciuto di avvanzarmi alla ricorrenza del S.to Natale, come possono a Lei dimostrare il mio gradimento della parte cortese pratticata meco, così Le proveranno la mia disposizione di giovarle agli incontri. Intanto con parziale stima mi confermo augurandoLe dal Signore ogni Bene.
Roma Gennaio 1816
Aff.mo”
La risposta al Gonfaloniere ed agli Anziani di Toscanella dimostra che tra Toscanella ed il Cardinale vi era un rapporto molto attivo e costante.
Sappiamo, del resto, che egli ha contribuito anche al restauro di una o più Chiese locali.
Nella risposta allo zio Pietro Paolo, che gli ha chiesto un incontro, si nota la sua pronta disponibilità ed affetto.
Sappiamo, anche, che in uno di questi incontri, lo zio Pietro Paolo gli chiese di aiutare il cugino Ignazio che avrebbe voluto trasferirsi a Roma. Così è stato ed Ignazio si trasferisce nel 1817 a Roma con la propria moglie e con i due figli Giuseppe e Lorenzo.
I componenti e discendenti di Ignazio, ancora oggi, pur essendo romani ormai da almeno 180 anni, non hanno mai dimenticato le loro origini tuscanesi.
Addirittura, Lucia Brunacci, nipote di Ignazio – ovvero la famosa “Medea” immortalata dal pittore tedesco Anselm Feuerbach, conosciutissima in Germania ed in Austria, ed i cui quadri, per i quali ha posato, si possono ammirare appunto nei vari musei tedeschi ed austriaci – ormai cinquantenne, in una sua intervista ad un giornalista tedesco rilasciata a Roma nel 1904, ricordava volentieri le sue origini Tuscanesi.
L’intervista completa (fatta in Germania), è riportata qui per la sola parte interessante Toscanella, naturalmente con traduzione.
Lucia war einfach, aber nicht gewöhnlich. Sie stammt aus einer alten ehemals begüterten Familie in Toscanella, nahe Viterbo, der Stadt zierlicher Brunnen und schöner Frauen.“
Lucia era una donna semplice, ma non di origini plebee. Ha origini da una antica e facoltosa famiglia di Toscanella vicino Viterbo: “la città dalle graziose fontane e dalle bellissime donne”.
Dieser Familie gehörte der unter Pius VII im Anfange des vorigen Jahrunderts lebende Kardinal Staatssekretär Ercole Consalvi, der gewandte Diplomat und Förderer der klassichen Wissenschaften, an.
A questa famiglia apparteneva il Segretario di Stato di Pio VII, Cardinale Ercole Consalvi, vissuto all’inizio del secolo scorso, abile Diplomatico e Tutore delle Arti classiche.”