Riceviamo in visione da Maurizio Moroni di Mentana, che qui ringraziamo, un ritaglio di giornale con una ODE ai "Caduti" di Mentana scritta da Gualtiero Merlotti.
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Mentana 1867
MENTANA
Dormon per sempre, giù sotto le erbose
zolle ove cadder vinti combattendo:
dormon per sempre, lungi da le spose,
da le madri che ancor stanno piangendo.
Furon vinti, non domi. Co’ la chioma
libera al vento, in faccia al sol pugnaro,
co’ gli occhi fissi su la bella Roma
e per sempre così si addormentàro.
Poveri morti in quella triste guerra,
il frastuon di quassù non vi ridesta?
No, no, dormite in pace sottoterra,
l’Italia che sognaste non è questa.
Cadon le foglie secche su le zolle
dove giacete, o morti, ed esse in muto
vi fevellan linguaggio, e su pel colle
vi recano il mio povero saluto.
Gualtiero Merlotti
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"MENTANA" in .pdf
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Purtroppo, non siamo riusciti ancora a trovare una biografia dell'autore.
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Abbiamo trovato soltanto che nel 1892 Gualtiero Merlotti scrisse un dramma in tre atti intitolato “Da Mentana a Roma”. Opera che fu stampata a Jesi dalla tipografia Spinaci nel 1892. Non sappiamo se la sopracitata ode sia parte della suddetta opera. Vedremo di informarci, visto che una copia della pubblicazione è reperibile presso la Biblioteca Centrale di Firenze (inv. CF990785270 1 v., collocazione 7599.7).
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