Ogni tanto riesco a trovare un articolo, od un libro, dove vi sono riferimenti a fatti storici, avvenuti nel periodo consalviano, come questa storia dell’Impresa Privilegiata Tiberina.
.
E’ il caso di un articolo apparso recentemente sul Messaggero ad opera di Fabio Ismam.
.
Cliccare per leggerlo, su "Messaggero 5 ott. 2014".
.
Fatta una breve ricerca su internet, trovo che Fabio Ismam aveva già scritto su questo argomento, commentando nella postfazione il libro scritto da Stefan Zweig, tradotto da Anita Roh per Sirka Editore.
.
Il libro scritto in lingua originale tedesca si intitola "Der Begrabene Leuchter".
.
Nella traduzione, (cliccateci sopra), si intitola "Il Candelabro sepolto".
.
Visto che in questo libro si parla del "Potente" Segretario di Stato di Pio VII, Card. Ercole Consalvi, ho fatto una ricerca sulla società che chiese al Consalvi la licenza per dragare il Tevere alla ricerca di marmi e statue dell’Impero Romano.
.
Anche in questa ricerca, che potete fare anche voi, di materiale ne ho trovato moltissimo.
.
Riporto qui di seguito, però, solo due pubblicazioni. La prima del 1819 dove viene spiegato l’evento, l’altra del 1851, dove, attraverso le carte della Polizia Segreta Austriaca, si viene a conoscenza di come andò a finire questa storia per il proprietario dell’Impresa Privilegiata Tiberina.
.
Cliccate su "1819, pag. 137" e "1851, pag.497", e buona lettura!
Pubblicazione: 07/10/2014