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Sulle tracce di Domenico Cimarosa – Venezia 15.1.2018

Sulle tracce di Domenico Cimarosa
nato ad Aversa il 18.12.1749
​deceduto a Venezia l’11.01.1801
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Sulle tracce del Maestro compositore aversano Domenico Cimarosa, deceduto a Venezia l’11 gennaio 1801, prima mi reco l’11 gennaio 2018 presso l’Archivio di Propaganda Fide, dove trovo nel “Fondo Consalvi”, faldone n. 29, due fedi, una del suo battesimo dalla Città di Aversa e l’altra una certificazione sugli ultimi giorni del Cimarosa, datata 18.07.1817, inviata da Venezia al Card. Ercole Consalvi, su sua richiesta.
Nel Fondo Consalvi in Propaganda Fide, si trovano anche due ricevute di casse, contenenti musica del Cimarosa, datate 18.12.1801 e 30.12.1807 (vedere sopra).
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Nella comunicazione inviata da Venezia al Cardinale, si legge:
Attesto io Sotto Sagrestano della Chiesa Parrocchiale di S. Stefano di Venezia, che nel libro de’ Morti della fu Chiesa Parrocchiale di S. Angelo ritrovasi il seguente registro: 11 gennaro 1801 – Il Sig. Domenico Cimarosa, quondam Francesco (?), Napolitano Maestro di Musica di anni 45 circa, il quale dopo un decubito di giorni 8, attaccato da colica biliare, finì di vivere questa mattina alle ore due dopo il mezzogiorno, e ciò per fede del Medico Marco Franco. Di Chiesa … li 18 luglio 1817. In fede. Io Francesco Balbi

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​Sperando di trovare nel registro dei morti qualcosa di più di quanto comunicato, parto per Venezia il 15 gennaio 2018, ovvero ieri, e mi reco presso l’Archivio Storico del Patriarcato che si trova in Campo Salute.​Accolto da un gentilissimo archivista, che si prodiga per trovare una risposta anche ad altre mie domande, fotografo la prima pagina del registro dei morti e, naturalmente, anche la certificazione di morte di Domenico Cimarosa.
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Domenico Cimarosa fu seppellito a Venezia nella Chiesa di S. Angelo il 12 gennaio 1801.
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​Fotografato il registro dei morti, chiedo all’archivista se può aiutarmi a trovare informazioni sui resti del Cimarosa, tenuto conto che la Chiesa crollò nel 1837 e mai più fu ricostruita.
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​L’archivista mi porta un libro di Giuseppe Tassini, dal titolo “Curiosità Veneziane” (VIII edizione del 1970 di Filippi Editore, Venezia), in cui si legge tutt’altre informazioni.
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​Leggo a pag. 23, che Domenico Cimarosa muore nell’albergo le “Tre Stelle”, ex-Palazzo Duodo, e che fu sì sepolto nella Chiesa di S. Angelo, che fu però sconsacrata nel 1810 ed adibita a magazzino.
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​Leggo che gli altari, in essa esistenti, furono suddivisi in altre chiese veneziane.
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​Da questa due informazioni possiamo dedurne che il resto fu tutto riciclato, come la lapide a lui dedicata.
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​Delle spoglie del Cimarosa, come dei resti degli altri morti lì sepolti, non si fa alcun riferimento.
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Tutto questo avvenne, quindi, nel 1810.
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​Ma come è possibile che il Cardinale abbia permesso questo?
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Dove si trovava egli nel 1809/1810?
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​Questo l’abbiamo ampiamente documentato in questo sito.
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​Purtroppo il Consalvi fu inviato, prigioniero, da Napoleone Bonaparte in Francia, a Reims.
Liberato, dopo la sconfitta di Napoleone, si recò subito prima a Londra e poi a Vienna, dove rappresentò lo Stato Pontificio nel famoso Congresso della Potenze vittoriose su Napoleone.
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Promemoria:
1809 – 1814
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1814 – 1815

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Fotografato il registro dei morti, mi reco a Campo S. Stefano per visitare la Chiesa di S. Stefano con la remota speranza di un miracolo, ovvero di trovare la lapide e le spoglie del Cimarosa traslate in questa chiesa.
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​Speranza vana perché le spoglie del Cimarosa non furono traslate nella Chiesa di S. Stefano!
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Dietro alla Chiesa si trova Campo S. Angelo dove, appunto il Cimarosa morì e fu sepolto.
Su Palazzo Duodo vi è una lapide che lo ricorda, ma senza alcuna data.
Tenendo presente che neanche l’archivista sapeva chi fosse Domenico Cimarosa, sarebbe ovvio completare la scritta con una sotto lapide.
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FOTO del REGISTRO dei Morti e di CAMPO S.ANGELO
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Pro-memoria sul Cimarosa ed il Cardinale
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​Sino ad ora il sottoscritto non ha mai fatto ricerche sulla Venezia annessa al Regno d’Italia (1805-1914) istituito da Napoleone Bonaparte.
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​Penso che, tenendo conto che il Cimarosa era molto stimato anche da Napoleone, le ricerche sulla posizione delle spoglie del Cimarosa dovrebbero continuare cercando sia nei decreti veneziani del Regno d’Italia, sia nella corrispondenza, che sicuramente vi è stata, tra il Consalvi ed i tre figli del grande musicista.
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Regno d’Italia (1805 – 1814)