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L’aspetto fisico

IL SUO ASPETTO FISICO
Ma vediamo cosa ha trovato Padre Wichterich nelle sue ricerche sul Cardinale. Sembra che sia il Wichterich che le fonti a cui egli ha attinto, siano arrivati tutti alle stesse conclusioni.
Al termine degli studi fatti all’Accademia di Roma, Consalvi aveva 25 anni. Il suo aspetto s’imponeva per lo spirito ed il calore che irradiava dal volto, vivace e dai tratti regolari.
Il celebre pittore Lawrence, autore di uno dei suoi migliori ritratti, disse di non aver mai visto occhi così «pieni di fuoco».
Un anonimo contemporaneo loda il suo «modo di parlare, la sua intelligenza e le sue maniere eleganti».
Leopoldo von Rancke dice che era «un raffinato uomo di mondo» ed aggiunge: «ma era più duttile e vario che energico e dotato di genio creativo», e altrove: «Quando si muoveva era ben conscio dell’effetto che faceva. Aveva sempre presente la dignità della sua posizione».
Il francese Capefigue decanta «l’espressione meravigliosa del suo volto» e loda il suo talento di musicista e di poeta.
Un altro, Giucci, descrivendone l’aspetto, accenna al fascino che emanava da lui: «Occhi penetranti, sotto sopracciglia folte e sporgenti; viso sereno che mitiga la durezza dello sguardo gentilizio; tono di voce velato e dolce».”
Oltre al suo piacente aspetto fisico, che tanto colpirà anche la Duchessa di Devonshire, scopriamo anche il suo“talento di musicista”. Vedremo in seguito che egli sarà molto amico e benefattore di musicisti famosi suoi conemporanei come ad esempio il Cimarosa.
Ritornando, invece, al rapporto avuto in gioventù con le donne, vediamo cosa ha trovato di interessante il Wichterich:
“(Consalvi) deve aver esercitato una gran forza di attrazione anche sulle donne, specialmente da giovane; pare che abbia fatto girare la testa a diverse dame della migliore società. La permanenza di 6 anni nella città eterna, lo aveva portato a contatto dell’alta società; egli stesso nomina le note famiglie dei Giustiniani, Odescalchi e Ruspoli. Una delle figlie Giustiniani era andata sposa ancora giovanissima al Principe Ruspoli; Consalvi era legato da profonda amicizia sia a lei che alla sorella, che aveva sposato un Odescalchi, e definisce la Principessa Ruspoli: «uno specchio di tutte le virtù, tanto amabile che saggia». Quand’essa, in seguito a grave malattia, morì a 18 anni, il suo dolore dev’essere stato molto profondo se dopo quasi 30 anni, scrivendo le proprie memorie, lo sentiva ancora vivo.”
Le ricerche e le impressioni del Wichterich confermano quanto dal sottoscritto precedentemente ipotizzato.