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21 dicembre 2010, torno a Pisa

Martedì 21 dicembre scorso alle ore 16,00 ho preso il treno che da Roma Ostiense porta a Pisa, dove ho assistito alla "prima" di un film proiettato al Teatro Canovaccio, in cui si narrava del soggiorno che il Leopardi ebbe a Pisa nel 1827/28. Tre ore di viaggio, ma ne è valsa la pena! Attori bravissimi, diretti dal regista Roberto Merlino, il quale, alla fine della proiezione, mi ha presentato alla Contessa Elena Amati Mastiani Brunacci come "suo parente" (della Contessa!). La Contessa Mastiani-Brunacci, ovvero l’Assessora alle Politiche socio educative e scolastiche, alla Promozione delle tecnologie digitali per la formazione e alle Pari Opportunità del Comune di Pisa, Maria Luisa Chiofalo, mi ha fatto il piacere di raccontarmi che si era preparata alla parte consultando un certo sito su internet. Questo sito!

Foto del Teatro del Canovaccio e foto del Palazzo Mastiani-Brunacci, il cui portone viene usato come bacheca per inserzioni varie. L’ultima foto è la Venere Italica, la cui modella, sembra, esser stata la stessa Contessa Elena Mastiani-Brunacci.

Dopo aver assistito alla presentazione del film "Leopardi a Pisa", di cui ho prenotato alcune copie e che spero di poter inserire in questo sito, mi sono diretto, come ho già fatto ogni volta che sono tornato a Pisa, verso Corso Italia, dove si trova Palazzo Mastiani-Brunacci.

Questo Palazzo era di proprietà della Famiglia Brunacci di Pisa che ebbe il suo successo economico con la coltivazione delle cipolle a Certaldo. Infatti, nel suo stemma originale si trovano "Tre cipolle".

Questo stesso stemma era disegnato nella tomba gentilizia di un membro della Famiglia Brunacci, che fu sepolto nella Chiesa di S. Sisto a Viterbo.

"Aloysius Nicolai de Brunaccis Pisanus Civis, anno 1433
ovvero: 
“Luigi figlio di Nicola de’ Nobili Brunacci, cittadino pisano, (fu sepolto) nell’anno 1433.


Dopo quasi 6 secoli di peripezie in varie regioni d’Italia (Lazio, Marche e di nuovo Lazio), il sottoscritto, discendente di  Aloysius Nicolai de Brunaccis Pisanus Civis, torna di nuovo a Pisa e trova il portone di Palazzo Brunacci in uno stato pietoso, usato come bacheca da studenti ed altri per inserzioni varie.

Tornato a casa, faccio una breve ricerca e scopro che il Palazzo Mastiani-Brunacci, come TUTTO il Palazzo Brunacci (oggi diviso tra più proprietari), è vincolato e, quindi, soggetto a delle regole di tutela ben precise.

Per il Comune di Pisa sarebbe a costo zero, perchè i costi della pulizia del portone sono a carico del proprietario.

Vorrei aggiungere che, anche per la messa in sicurezza dello stemma, visto che sono passati ben 200 anni da quando fu eventualmente fatto, i costi sarebbero a carico del proprietario, ma, trovandosi il Palazzo nel Centro storico di Pisa, si potrebbe presentare un progetto all’Unione Europea, tramite la Regione Toscana. Progetto che sicuramente ha buone probabilità di essere finanziato!

Dimenticavo: Elena Mastiani Brunacci è sepolta nella Tomba di Famiglia, vicino al consorte, a Villa Pratello (Pratello d’Era PI), oggi appartenente alla Famiglia Rosati.