Vita di Anna Risi attraverso i certificati archivistici

Le modelle ANNA RISI e LUCIA BRUNACCI
del pittore tedesco Anselm Feuerbach
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PREMESSA

Recentemente (siamo nel 2023), non convinto delle ricerche, effettuate dal sottoscritto sulla modella Anna Risi, risalenti a più di 10 anni fa, quindi prima del Convegno di Wiesbaden del 2013, ho deciso di fare ulteriori indagini e ricerche sulla Anna Risi Maraccini, arrivando alla conclusione che non poteva essere la Maraccini la famosa modella del pittore tedesco Anselm Feuerbach.

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Recente ricerca sulla modella Anna Risi e sulla Maraccini Anna Risi.

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Ritengo di non dovere cancellare la precedente ricerca ante 2013, perché potrebbe essere ancora utile a futuri ricercatori, desiderosi di ulteriori approfondimenti.

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PRECEDENTE RICERCA ante 2013

VITA DI ANNA RISI MARACCINI (1839-1900)
ATTRAVERSO I CERTIFICATI ARCHIVISTICI

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Avendo finito la ricerca su Lucia Brunacci (1848-1931), la seconda modella romana del pittore tedesco Anselm Feuerbach (1829-1880), ho pensato di dedicarmi alla ricerca delle origini di Anna Risi Maraccini (1839-1900), presunta prima modella del Feuerbach.
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Avevo appena iniziato a frequentare l’Anagrafe di Roma, quando, avendo comprato il libro sulla mostra che in questo momento si tiene a Wiesbaden sul Feuerbach, da ottobre 2013 a gennaio 2014, scopro che la ricerca è stata già effettuata dalla Dr.ssa Claudia Gerken, che incontrerò personalmente a breve.
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Grande è stata la mia sorpresa per quello che la dr.ssa Claudia Gerken è riuscita a trovare. Sapevo che i tedeschi fossero efficienti, ma sino al punto di decifrare registri parrocchiali italiani, non me lo sarei mai aspettato.
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Così, ripercorrendo le tracce pubblicate dalla dr.ssa Claudia Gerken, mi reco di nuovo all’Anagrafe di Roma e, poi, mi reco anche all’Archivio della Curia di Albano, dove si trovano i registri parrocchiali di Genzano, luogo di origine della Famiglia Risi, a cui apparteneva la Anna Risi, famosa modella, chiamata anche “Nanna”.
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CERTIFICATO DI MORTE
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All’Anagrafe di Roma, grazie alle ricerche pubblicate dalla Gerken, l’impiegato gentilmente si incarica di trascriverle sul programma di ricerca dell’Anagrafe, così che d’ora in poi futuri ricercatori possano trovare facilmente la Anna Risi Maraccini.
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A breve verrà digitalizzato lo stesso certificato di morte di Anna Risi. Intanto, in attesa della digitalizzazione del certificato, che dovrebbe avvenire a breve, riporto temporaneamente quello pubblicato dalla Gerken, per poi sostituirlo in seguito.
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In questo certificato di morte, come ho scritto sopra, Anna Risi risulta essere deceduta in via S.Angelo in Peschiera n. 36. Ora, quello che mi aveva colpito è che nei registri di morte, sia della Chiesa di S. Angelo che in quella confinante di S. Maria in Campitelli, non vi fossero nella stessa via i numeri civici dal 27/28 al n. 36.
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Così ci sono andato di persona, visto che si trova a due passi dall’Anagrafe di Roma, scoprendo che il n. civico 36 confina con la Chiesa di S. Caterina de’ Funari. E’ solo una ipotesi, ma speriamo che sia quella giusta. Tornerò la prossima settimana all’Archivio Diocesano di S. Giovanni sperando che vi siano i registri di questa chiesa.
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LA CASA AL N. CIVICO 36 DI VIA S.ANGELO IN PESCHIERA,
CHE FA ANGOLO CON PIAZZA LOVATELLI,
A SUA VOLTA CONFINANTE CON VIA DE’ FUNARI
DELLA PARROCCHIA DI S. CATERINA DE’ FUNARI,
ED OGGI SEDE DELLA SOVRINTENDENZA CAPITOLINA AI BENI CULTURALI
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CERTIFICATO DI BATTESIMO di ANNA RISI
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Con il mio amico Dr. Vincenzo Monti, (storico della Città di Anzio, anche lui interessato al Feuerbach, visto che spesso e volentieri il pittore tedesco andava con le sue due modelle a dipingere sul litorale di Anzio), mi sono recato presso l’Archivio diocesano di Albano, dove ho fatto per ora due semplici ricerche: il battesimo di Anna Risi del 1839 e uno Stato delle Anime del 1830, naturalmente della Città di Genzano, come è scritto sul certificato di morte che si trova presso l’Anagrafe di Roma.
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Come già trovato dalla dr.ssa Claudia Gerken, nel certificato di battesimo di Anna Risi, avvenuto il 14 luglio 1839 nello stesso giorno della sua nascita, non troviamo l’età dei genitori, Vincenzo Risi e Birgitta Pascucci, nè la loro provenienza.
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Preciso questo, perchè la prof.ssa Marisa Volpi Corradini, che ho conosciuto di persona, nel suo libro “Il Maestro della Betulla” scrisse che la madre di Anna Risi proveniva da Cantalupo ed il prof. Michele Santulli mi ha detto personalmente che secondo le sue ricerche i Risi provenivano da un altro paese della Ciociaria (di cui ho ora dimenticato il nome).
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Così decidiamo di fare un tentativo cercando nello Stato delle Anime del 1830, dove troviamo finalmente l’età dei genitori. Nel 1830 Vincenzo Risi aveva 36 anni e la moglie ne aveva 32. Quindi, nel 1839, quando nacque Anna Risi, essi avevano rispettivamente 45 e 41 anni.
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Purtroppo, grande è stata la delusione nel non trovare la provenienza a Genzano della Famiglia Risi. Dispiace di più, perchè non potremo confermare le ipotesi fatte dal prof. Michele Santulli, autore di un libro sulle Modelle e Modelli Ciociari.
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Nello Stato delle Anime del 1830 leggiamo che era ancora vivo il nonno Pietro, di anni 69.

CERTIFICATO DI MATRIMONIO di ANNA RISI con FERDINANDO MARACCINI
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Claudia Gerken scrive a pag. 59 che tra il 1821 ed il 1842 Anna ebbe 10 fratelli e che lei nacque penultima. E che, inoltre, Anna risulta nello Stato delle Anime di Genzano sino al 1853. Claudia Gerken riporta anche tutti i nomi dei fratelli di Anna.
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L’anno dopo, quindi nel 1854, Anna Risi sposa all’età di 15 anni, a Roma, Ferdinando Maraccini di Bartolomeo, toscano dii Casore del Monte della provincia di Pistoia.
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Qui ci sarebbe da fare un discorso tutto particolare sulla “povertà”, passando dai genitori che non vedono l’ora di liberarsi delle femmine, per arrivare ai mariti pronti al compromesso con la propria gelosia, nel caso in cui la bellezza della propria moglie porti però un po’ di benessere in famiglia.
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Naturalmente, “non tutte le ciambelle riescono con il buco” e, nel caso di Anna Risi, nel frattempo consapevole della propria bellezza, il povero marito perde sia lei che una sicura seconda fonte di guadagno. Infatti, Anna Risi,  abbandonerà il marito per il pittore tedesco Anselm Feuerbach e, non ancora soddisfatta, sperando di arrivare al massimo, abbandonerà anche lui per un ricco inglese, al quale la prof.ssa Marisa Volpi da il nome di Charles Sterling (sembra un nome inventato!).
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Vedremo di trovare altre informazioni sul “povero” marito.
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Comunque sia andata a finire, però il Ferdinando Maraccini fa in tempo ad avere un figlio da Anna Risi. Qui è importantissimo continuare le ricerche sul loro figlio Pietro per capire del perchè Anna Risi sia stata sepolta al Verano nella tomba Morelli/Moretti

CERTIFICATO DI BATTESIMO DI PIETRO MARACCINI
FIGLIO DI ANNA RISI E DI FERDINANDO
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ROMA
CHIESA S. QUIRICO e GIUDITTA
REGISTRO DEI BATTESIMI
27 giugno 1856 – n. 154
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Sia di lato che all’interno del certificato, questa volta il cognome è scritto con una “R”. Leggiamo: MARACCINI PIETRO Francesco Giuseppe, nato il 25 giugno.
Anche in questo certificato si conferma che Ferdinando Maraccini proviene da “CASORE (del Monte), di Pistoia.
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Di Maraccini Pietro, figlio di Anna Risi, non si sa niente.
Si fanno delle ipotesi, basate sul fatto che Anna Risi fu vista dal Feuerbach affacciata ad una finestra con un bambino in braccio.
Proviamo a fare anche un’altra ipotesi (che andremo a controllare):
E cioè che “il bambino in braccio” poteva essere un nipote di Anna Risi.
Forse il figlio Pietro potrebbe essere morto pochi mesi dopo.
Questa potrebbe essere, appunto, un’altra spiegazione al fatto che Pietro non si trova nello Stato delle Anime del 1857 di via Baccini 95, dove abitavano.
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L’ETA’ di FERDINANDO MARACCINI
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Di Ferdinando Maraccini, marito di Anna Risi, non si ha però l’età precisa, perchè nello Stato delle Anime del 1857 nella Parrocchia di S. Quirico e Giuditta, Ferdinando Maraccini ha 28 anni, mentre nello Stato delle Anime di S. Crisogono del 1859, cioè due anni dopo, Ferdinando Maraccini ha solo 22 anni.
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Da 28.enne, nel giro di due anni, è ringiovanito a 22.enne!
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Un evidente errore che però ci crea alcuni problemi nel cercare ad esempio le sue date di nascita e di morte. Vedremo di trovare la soluzione.
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STATO DELLE ANIME DI S. QUIRICO E GIUDITTA 1857
STATO DELLE ANIME DI S. CRISOGONO 1859
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ROMA
ANNA RISI E’ SEPOLTA NEL CIMITERO DEL VERANO
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Come abbiamo visto, Anna Risi è deceduta il 18 maggio 1900 a Roma, in via S. Angelo in Peschiera n. 36.
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Il suo certificato di morte nei registri parrocchiali di S. Angelo in Peschiera e di S. Maria in Campitelli non si trova. Spero di trovarlo nell’altra Chiesa attigua, quella di S. Caterina de’ Funari.
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Intanto, cercando all’archivio del Cimitero del Verano, ho trovato che una Anna Risi è sepolta nella tomba Morelli/Moretti, il cui concessionario, Morelli Gioacchino è deceduto il 12 giugno 1944. La stessa tomba è stata trovata, fotografa e pubblicata dalla prof. Claudia Gerken.
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L’ubicazione esatta è: Zona VECCHIO REPARTO, Riquadro 3, num. 2, Fila 97, posti 12.
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Anche se l’indicazione è “posti 12”, vi sono sepolte, però, ben 28 salme.
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Le prime sei salme sono:
Morelli Francesca, Romano e Maria, Anna Risi, Moretti Luigi e Francesco.
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Non si riesce a capire del perchè Anna Risi sia stata sepolta in questa tomba, ma, nel fare le ricerche negli Stati delle Anime di S. Angelo in Peschiera e in quello di S. Maria in Campitelli, ho scoperto che al numero 12 viveva Morelli Antonino di Paolo, che al n. 5 viveva la Famiglia di Moretti Adolfo di Alessandro e che al n. 7 viveva Moretti Luisa.
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Nessuno di questi nomi si trova, però, nella detta tomba al Verano, anche se, con un po’ di fantasia si potrebbe ipotizzare un accordo tra Anna Risi ed i proprietari della tomba. Del resto, in via S. Angelo in Peschiera viveva un vedovo, Moretti Adolfo, con i suoi tre figli di 12, 10 e 6 anni. Potrebbero aver convissuto  e fatto un accordo economico, cioè il Moretti ereditava i beni di Anna Risi in cambio della tumulazione nella sua tomba di famiglia. Ma allora, perchè lui non vi è tumulato?
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Se solo riuscissimo a trovare lo Stato delle Anime della casa con num. civico 36 di via di S. Angelo in Peschiera, troveremmo sicuramente anche la soluzione!

RICERCA DEL 4 NOVEMBRE 2013 su PIETRO MARACCINI, figlio di Anna Risi
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Torno a Roma il lunedì 4 nov. cercando, per esclusione, la morte di Pietro Maraccini, il filgio di Anna Risi.
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Non so se egli sia morto o sia vissuto e si sia sposato.
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Preferisco andare per esclusione, cercando nei morti dello stesso anno in cui è nato, cioè dall’anno 1856.
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All’Archivio del Vicariato cerco nel registro dei morti 1853-1856 della Chiesa di S. Quirico e Giuditta.
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Non trovo Pietro Maraccini, ma in compenso trovo che componenti della Famiglia Maraccini e Risi di Genzano abitavano in via delle Carrette.
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Nell’anno 1864 (registro n. 1181), il 1.mo febbraio, in piazza delle Carrette n. 27, muore Maria Risi di Genzano, vedova Mazzaferri, di circa 59 anni.
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Nello stesso anno (registro n. 1306), il 4 ottobre, in piazza delle Carrette n. 3, muore Maraccini Carolina di Domenico, di 40 anni.
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So che nell’Archivio diocesano vi è un atto pre-matrimoniale del 1820 (3678/1820) di Domenico Maraccini (di Pietro). Vedrò di esaminarlo per vedere la di lui provenienza. Se veramente i Maraccini provengono dalla provincia di Pistoia.

CONTINUO LE RICERCHE SUL FIGLIO DI ANNA RISI
MERCOLEDI’ 13 NOVEMBRE
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Torno all’Archivio del Vicariato e questa volta cerco Pietro Maraccini nei registri dei morti delle due parrocchie di Trastevere: S. Crisogono e S.Maria in Trastevere.
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Cerco dall’anno 1856, l’anno della sua nascita, ma senza successo.
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A questo punto, vado a cercare nel certificato pre-matrimoniale di Marraccini Domenico con Sciamplicotti Maria di Camillo, che risiedeva anche lei nella Parrocchia di S. Quirico e Giuditta. L’atto si trova in: Matrimoni uff. III, 3678/1820.
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E, finalmente, scopro che Marraccini Domenico appartiene alla stessa Famiglia del marito di Anna Risi, Ferdinando, essendo anche lui proveniente da Casore del Monte in provincia di Pistoia. Anzi, qui si è più precisi e si cita anche la Parrocchia di appartenenza di Casore del Monte. Si tratta della Parrocchia di S. Bartolomeo.
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Domenico Marraccini è nato nel 1794 ed è figlio del fu Giovan Pietro (del fu Valerio) e di Maria Domenica del fu Giuseppe Valiani.
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Questo Domenico Marraccini dovrebbe essere, quindi, lo zio del marito di Anna Risi.
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Ma. la cosa più importante è la parrocchia di provenienza. Domenico Marraccini proviene dalla Parrocchia di S. Giovanni de’ Fiorentini.
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Finalmente! Ora proveremo a cercare, Pietro, il figlio di Anna Risi presso i registri di questa parrocchia, presumento che il padre l’abbia lasciato presso i suoi parenti al momento in cui fu abbandonato da Anna Risi per andare a vivere con il pittore Anselm Feuerbach.
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Spero di poter continuare la ricerca venerdì prossimo.

MERCOLEDI’ 13 NOVEMBRE
CERCANDO PIETRO MARRACCINI, IL FIGLIO DI ANNA RISI,
TROVO, PER CASO, IL FRATELLO FRANCESCO
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Oggi, sono tornato all’Archivio Diocesano, con la speranza di trovare nei registri della Parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini, il figlio di Anna Risi, Pietro Maraccini, presso i parenti Maraccini.
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Parenti che effettivamente trovo in via Giulia 81.
Nel registro dei Morti 1852-1861, trovo che il 13.8.1860 muore a 68 anni Maraccini Margherita, pistoiese, figlia di Pietro. Quindi sorella di Domenico (ved. sopra).
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Margherita è moglie di Bartolomeo Benedetti, anch’egli di Pistoiese e “carbonaro” di professione.
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Nello Stato delle Anime del 1857, quindi 3 anni prima, trovo che Benedetti Bartolomeo (69) e Maraccini Margherita (65) non hanno figli ancora in famiglia. Se ne hanno avuti, si saranno sicuramente sposati ed andati via da casa.
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Nei registro dei Morti 1862-1868, trovo, con mia grande sorpresa, il fratello di Anna Risi.
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Risi Francesco e la moglie Giulia Mannini perdono l’11.10.1865, a soli 7 anni, il loro figlio Augusto. Abitavano in Vico del Consolato n. 7.
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L’anno 1865 è l’anno in cui Anna Risi lascia il pittore tedesco Anselm Feuerbach per seguire un ricco inglese.
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Vedrò di cercare nello Stato delle Anime del 1865 per trovare tutti i componenti della Famiglia di Francesco Risi.
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Nel successivo registro dei Morti (1869-1879) ancora non trovo traccia di Pietro Maraccini.