Cosimo Brunacci del 1799 (Viva Maria)

Ho trovato su Google un libro scritto dal Brigidi nel 1882.
Il Brigidi vi tratta i moti rivoluzionari toscani nel 1799, in particolare quelli di Siena ed Arezzo.

In questo ricerca storica il Brigidi cita più volte il Cosimo Brunacci di Montalcino.
Riporto qui di seguito tutta la ricerca (purtroppo con  tutti gli errori dovuti alla scannerizzazione imperfetta del testo. Bisognerà trovare una stampa originale per correggere il testo.
E’ importante correggere il testo, perchè ad un certo punto sembra che vi sia un altro membro della Famiglia Brunacci di Montalcino, che sia antagonista allo stesso Cosimo Brunacci.

Stralci della ricerca dove viene citato il Cosimo Brunacci:
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«Montalcino 17 giugno 1799. — Il riscaldamento cagionato nel popolo di Montalcino dai supposti prodigi di una immagine della Madonna, di cui vi ragguagliai, cittadino Auditore, con la mia del 15 maggio ultimo scorso, ha chiamato in questa città gli insurgenti d’Arezzo. In numero di venti in circa vi sono entrati ieri sera, al grido: Evviva Maria! Evviva l’Imperatore! Morte ai Giacobini! Essendovisi uniti dei paesani, il loro numero si accrebbe in breve fino ai tre in quattrocento. Gli insurgenti atterrarono l’albero della libertà, gridando Morte ai fautori del governo francese. Tutti i patriotti furono obbligati a fuggire per salvare la vita. Vi spedisco in fretta questo rapporto per mezzo del cittadino Brunacci che si porta costà per i suoi affari. Esso è incaricato di farvi presente lo stato delle cose di Montalcino nella circostanza di non potere i ministri di tribunale esercitare in questa parte il loro offizio. Ho 1’onore di augurarvi salute e protestarvi rispetto. — Baldassarre Guicciardini prò- vicario
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Anche Giuseppe Spagna, Sonnati, Cecchetti, Brigidi Antonio, Cosimo Brunacci, Monaci, Taddei e tanti altri patriotti montalcinesi poterono nascondendosi in torre di Palazzo fuggendo, sottrarsi alla rabbia sanguinaria dei furibondi chianini. I quali, recatisi al convento di S. Francesco per arrestare il noto repubblicano frate Vincenzo Faneschi, uomo di molta dottrina, d’ingegno pronto e vivace, bussarono alla porta del convento. Chi andò ad aprire fu appunto il Faneschi. Domandato loro che cosa volevano, e sentito che cercavano di lui, egli con una presenza di spirito maravigliosa rispose; Ora ve lo mando! E cosi dicendo, sbatacchiò il portone sul muso a quei manigoldi. Quindi abbandonato con tutta fretta il convento si pose in salvo, uscendo da una porticina segreta che dava alla campagna.
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Nella ricerca storica del Brigidi troviamo anche quel Luigi Santi che nel 1822 scrisse la storia di Montalcino dedicandola al suo amico Cosimo Brunacci:
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Un altro fatto, il più memorabile, ci resta a narrare. Quella marmaglia di banditi, che si diceva protetta dalla madonna di Arezzo, dopo avere occupato il tribunale, arrestati gli impiegati, distrutti gli emblemi repubblicani, e tormentati i più agiati cittadini con vessazioni, estorsioni, prepotenze e angherie, si era data a contornare di fascine la casa di Luigi Santi, per appiccarvi il fuoco. In mezzo a un tumulto assordante e a orribili bestemmie si udiva il solito grido: Viva Maria e Morte all’eretico! Il Santi aveva per questi ribaldi il torto imperdonabile di essere una persona colta, erudita, la più distinta e benemerita del paese. Era anche ricco e caldo amatore di libertà. Bisognava dunque condannare al rogo l’infame giacobino, bisognava bruciare vivo lui e la sua famiglia.

Qui di seguito riporto uno stralcio in cui si potrebbe parlare di un altro Brunacci.
Purtroppo la scannerizzazione è imperfetta, percui bisognerà trovare l’originale:
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Dopo questi seguìa con le sue genti il Jirunacci (Brunacci ?) che vien da Montalcino, Ed ha una squadra di trecentoventi Villani, con la ronca e col falcino; Ei mena seco il gran dottor Clementi per medico e chirurgo e per norcino: Ha costui vessicanti e purgativi. Ed una canna ha in man da lavativi.

Ho appena avuto conferma da un gentile archivista della Nazionale di Firenze,
che il nome citato nel Viva Maria del Brigidi è proprio "Brunacci":
 
"Dopo questi seguia con le sue gesti
Il Brunacci che vien da Montalcino,
ed ha una squadra di trecentoventi
Villani, con la ronca e con il falcino;
Ei mena seco il gran dottor Clementi
Per medico e chirurgo e per norcino:
Ha costui vessicanti e purgativi e purgativi,
Ed una canna ha in man da lavativi
"
 
Insomma, un Brunacci di qua (Cosimo) ed un altro di là!
La ricerca su Casa Brunacci di Montalcino si fa ancora più interessante!

Inserisco qui di seguito tutta la ricerca storica del Brigidi, da cui ho tratto i sopracitati riferimenti. E’ molto interessante! Buona lettura!
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Cliccare su: RICERCA STORICA DEL BRIGIDI.

A prima vista sembra, quindi, che il Cosimo Brunacci del 1799, il Cosimo Brunacci-Corsetti del 1822 ed il Cosimo Brunacci Sindaco di Montalcino siano la stessa persona. Vedremo di appurarlo con ricerche mirate a Montalcino entro la fine di quest’anno.