Altre testimoniaze su Don Aldo Brunacci

E’ scomparso a 92 anni don Aldo Brunacci sacerdote tra I Giusti d’Israele.
Pubblicato da linotype su Febbraio 4th, 2007

E’ morto ad Assisi don Aldo Brunacci, 92 anni. Il sacerdote che collaborò con il vescovo della città Placido Nicolini per la salvezza degli ebrei durante l’ultima guerra, tra il 1943 ed il 1944. Per la sua eroica attività venne arrestato e confinato, ma ebbe l’onore di essere inserito tra I Giusti d’Israele. Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo aveva insignito, in occasione di una delle celebrazioni delle giornate della memoria, del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica.

Il 6 febbraio don Brunacci avrebbe compiuto settant’anni di attività sacerdotale. Assistente diocesano e regionale dell’Azione Cattolica, pur restando in Assisi, prestò servizio nella parrocchia della frazione di Tordibetto. Ha ricevuto la laurea honoris causa in lettere umanistiche dall’Università di Milwaukee negli Usa e un attestato di speciale Memoria dall’Università di San Bonaventura di New York per l’attività a favore degli ebrei. E’ stato insegnante di religione nel liceo classico di Assisi e, per un certo periodo, di teologia dogmatica al seminario regionale di Assisi. E’ stato canonico della cattedrale di San Rufino, e anche priore. Sul culto di San Rufino scrisse la tesi in teologia e si è a lungo interessato del museo e dell’archivio.

“E’ scomparso a 92 anni don Aldo Brunacci sacerdote tra I Giusti d’Israele”
giuliana dice:
Febbraio 8th, 2007 a 2:33 pm
ciao, sn una ragazza di 14 anni, solo pochi giorni fa la nostra prof.di lettere ci aveva incaricato di immaginare un colloquio con Aldo Brunacci, di conseguenza avevo ricercato delle informazioni sulla sua vita…
dmn dovevamo consegnare una sua descrizione e di nuovo cercavo alcune sue immagini
appena ho letto questo articolo sono diventata triste,
xkè anche se nn lo conoscevo personalmente, studiando la sua vita si riesce a comprendere che era sicuramente un uomo stupendo e mi ha affascinato tantissimo la sua storia
sarà sempre nei pensieri di tutti i ragazzi della prima b x i suoi gesti altruisti…

Fabio dice:
Febbraio 8th, 2007 a 5:52 pm
Sono Fabio di anni 14 e unitamente alla mia compagna Giuliana, desidero lasciare un mio commento per Aldo Brunacci, del cui operato abbiamo tanto parlato a scuola con la nostra insegnante di lettere. La figura di Aldo Brunacci resterà sempre viva in noi che abbiamo la fortuna di crescere sull’esempio di persone di grande elevatura morale.

linotype dice:
Febbraio 8th, 2007 a 3:37 pm
grazie di questo commento, è vero don Aldo è stato un uomo straordinario, e bene ha fatto la vostra insegnate a farvi fare una ricerca su di lui, un sacerdote di grande coraggio.

Un fumetto degli allievi di un istituto di Santa Maria degli Angeli (Assisi) ha vinto il concorso indetto da Ministero della Pubblica Istruzione ‘I giovani ricordano la Shoah’, sezione "scuola media". I ragazzi premiati da Ciampi
L’opera vincitrice si ispira alla vita di don Aldo Brunacci che, facendo la spola di notte in bicicletta tra Assisi e Perugia, mise in salvo centinaia di ebrei. Per le sezioni ‘primaria’ e ‘superiore’, riconoscimenti a un’elementare di Nuoro e a un liceo di Bergamo
"Noi della classe II B abbiamo partecipato al concorso ?I giovani ricordano la Shoah’ edizione 2005 ed abbiamo raggiunto un risultato notevole: la vittoria su tutte le scuole medie d’Italia.
Il lavoro con cui abbiamo vinto consiste in una storia a fumetti dal titolo: ‘Ho conosciuto un prete. Don Aldo Brunacci Giusto d’Israele’. Il fumettista è stato Filippo che ha messo su carta il nostro percorso didattico coordinato dalla professoressa Roberta. Il premio ricevuto è eccezionale: consiste in una gita a Roma di 3 giorni ed un attestato dato dal presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, che ci riceverà il giorno 27 gennaio 2005".
Esprimono fieri la loro soddisfazione sulla pagina internet della scuola, gli allievi dell’Istituto comprensivo "Assisi 2" di S. Maria degli Angeli (Assisi). Che il 27, come concordato, hanno ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica il riconoscimento per il lavoro presentato al concorso indetto da Ministero della pubblica istruzione in collaborazione con le comunità ebraiche d’Italia. I ragazzi hanno partecipato al concorso con un fumetto che s’ispira alla vicenda di don Aldo Brunacci, il prete assisano classe 1914 che negli anni Quaranta riuscì a salvare 300 ebrei facendo la spola di notte in bicicletta tra Assisi e Perugia per mantenere i collegamenti con le parrocchie dove indirizzava gli ebrei. Un’azione che gli costò l’arresto nel 1944 e dieci giorni di internamento in un campo di concentramento.
Ordinato sacerdote nel 1937, canonico della cattedrale di San Rufino di Assisi e insegnante per 40 anni nel seminario regionale e negli istituti superiori della città, nel 2003 don Aldo è stato insignito da Ciampi del titolo di Cavaliere di Gran Croce, dopo essere stato riconosciuto ‘giusto d’Israele’ nel giugno del 1967. Una intervista al prete assisano è anche tra quelle raccolte da Steven Spielberg per la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, in cui il regista ha registrato le testimonianze di più di 50.000 sopravvissuti di 57 paesi.
Nella motivazione del premio conferito ai ragazzi della II B si sostiene che "l’incontro con un ‘giusto di Israele’, che racconta ai ragazzi le sue burrascose vicende, stimola negli alunni la curiosità di approfondire lo studio della storia e li porta a ricercare le testimonianze della Shoah nei luoghi e nelle persone più vicini a loro. Il fumetto, allegro e vitale, esprime il punto di vista dei ragazzi e le loro riflessioni, spontanee ed immediate, e ricostruisce la vicenda con originalità ed efficacia rispondendo in pieno alla traccia del concorso. Le considerazioni finali appaiono ricche e meditate, frutto di un esperienza scolastica vissuta con impegno e riflettuta nel profondo". Oltre al fumetto, gli studenti hanno presentato al concorso una video intervista a don Brunacci, "il quale ? dicono – ha arricchito le nostre conoscenze con la sua testimonianza".

UMBRIA: MORTO DON BRUNACCI, AD ASSISI SALVO’ MIGLIAIA DI EBREI 
Notizia dalla rassegna stampa del sito www.fraticappuccini.it
Assisi – E’ morto ad Assisi all’eta’ di 93 anni, Don Aldo Brunacci di principale collaboratore del Vescovo di Assisi Monsignor Nicolini, uno dei protagonisti di quello straordinari movimento clandestino che tra il 1943 e il 1944 vide riuniti in Assisi uomini e donne di differenti convinzioni politiche e che riusci’ a salvare dalla deportazione centinaia di rifugiati che trovarono riparo nella citta’ di San Francesco. In suo onore, a Gerusalemme e’ stato piantato un albero sul viale ”dei Giusti”. Anche Art. 21, con il portavoce Giuseppe Giulietti, ricorda il sacerdote e la ”collina di Gerusalemme, dove e’ stato appunto piantato un albero per ciascuno dei ”Giusti” che in tutta Europa, durante gli anni bui della persecuzione nazista, scelsero di aiutare gli ebrei mettendo a rischio la propria vita.

In mezzo a quel bosco – afferma la nota dell’art. 21 – c’e’ un albero sempreverde, alla cui radice e’ scritto, in italiano ed in ebraico, il nome di Don Aldo Brunacci di Assisi. Leggendo la frase contenuta nella medaglia che la comunita’ ebraica volle donargli nel 1977, anche un uomo poco incline ai sentimentalismi come Don Aldo non riusciva a trattenere la commozione: ”chi salva una persona – e’ scritto – salva il mondo intero”. Per questo Giuseppe Giulietti, portavoce dell’Associazione art. 21 che qualche anno riporto’ all’attenzione generale con un’iniziativa ad Assisi la figura di Don Brunacci, avanza ora una proposta. ”Sarebbe bello ed importante – sottolinea Giulietti – che istituzioni, forze civili e componenti religiose possano mettersi insieme e dar vita ad un’esperienza permanente finalizzata a far conoscere l’opera di salvezza svolta da Don Brunacci negli anni della persecuzione nazista e, piu’ in generale, a diffondere quel valore dell’apertura al dialogo con l’altro che egli ha saput! o sempre testimoniare. Si potrebbe anche pensare di istituire una borsa di studio legata al suo nome, incentivando cosi’ percorsi di ricerca tra i giovani e rinsaldare il filo della memoria. Un obiettivo da raggiungere insieme, senza divisioni o prevaricazioni, nel ricordo di una straordinaria figura che non deve essere dimenticata”.
I funerali si svolgeranno domani nella Chiesa di San Rufino ad Assisi.