1622, altra testimonianza dal Collegio di Balì Comune di Siena

Della stessa famiglia Brunacci fiorentina del 1600 se ne trova testimonianza anche nell’Archivio Comunale di Siena.
Il Collegio di Balì del Comune di Siena, nel concedere la cittadinanza alla Famiglia Della Rena, fiorentina, metteva in risalto, il 22 novembre 1622, che essa era imparentata “con le più cospicue e nobili famiglie di Fiorenza, come furono gli Albizi, da Cignano, Rinucci, Bongianelli, Cedernelli, Medici, Brunacci, ecc.”
E’ talmente interessante questo documento che lo riporto qui di seguito integralmente, con l’informazione che chi vorrà esaminare l’intero volume, pieno zeppo di interessanti notizie storiche, lo potrà trovare presso la Biblioteca Nazionale di Roma.
Et nox reddita fertur ad aures
ISTORIA
GENEALOGICA
DELLE FAMIGLIE NOBILI
TOSCANE ET UMBRE
DESCRITTA
DAL P.D. EUGENIO GAMURRINI
Monaco Casinense, Nobile Aretino, Accademico Apatista,
Abate, Consigliero, & Elemosiniero Ordinario
DELLA MAESTA’ CRISTIANISSIMA
DI LODOVICO XIV
RE DI FRANCIA E DI NAVARRA
Teologo e Familiare
DELL’ALTEZZA SERENISSIMA
DI COSIMO III
PRINCIPE DI TOSCANA
CONSECRATA
ALLA MEDESIMA ALTEZZA
VOLUME PRIMO
IN FIORENZA
Nella Stamperia di Francesco Onofri 1668
Con licenza de’ Superiori
 
(pag. 477)
IL COLLEGIO DI BALI’
Della Città di Siena
Riconoscendo la città di Siena il merito, ed il valore del Signor Orazio della Rena Gentiluomo Fiorentino, e Segretario del Serenissimo Gran Duca di Toscana nostro Signore, negli effetti, che per sua mano continuamente si sentano dal paterno amore, e benegnità dell’Altezze Serenissime; e quanto egli abbia sempre affettuosamente adoperato in pro’ di questo Universale. E perciò volendo il Collegio nostro in nome publico mostrargliene più espresso segno di gratitudine con queste dimostrazioni, che suole fare verso coloro, i quali non ordinariamente onora, e stima. Di qui è. che di moto proprio, e senza richiesta di persona alcuna, con partecipazione di Sua Altezza Serenissima, tanto in virtù delle presenti lettere, quanto di nostra deliberazione de’ 21. del prossimo passato mese d’Ottobre, ottenuta con tutti i voti favorevoli di viva voce, ed in numero sufficiente congregati; Concediamo, e doniamo a detto Signore Orazio, e suoi figlioli, e discendenti maschi, e di legittimo matrimonio nati, la Civiltà di Siena, con la facultà di poter conforme agli ordini, godere tutti i privilegi, immunità, preminenze, e giurisdizioni solite.
Volendo di più, che la persona del suddetto Signor Orazio sia reputata, s’intenda, e sia, come se attualmente fosse riseduta nel Supremo Magistrato della Signoria, e tutto in ogni miglior modo.
E perciò abbiamo commesso, che si faccino le presenti sottoscritte, e segnate con il nostro solito Sigillo.
Date in Siena nel Palazzo publico della nostra Residenza il dì XXII di Novembre MDCXXII (1622)
Ventura Borghesi Cancelliere
Questo privilegio si conferma appresso i suoi figliuoli con il suo Sigillo di Cera, con l’impronta della Lupa, ed esso pendente in Cartapecorina.
Imparentò la famiglia della Rena con le più cospicue, e nobili di Fiorenza,
come furono gli Albizi, da Cignano, Rinucci, Bongianelli,
Cedernelli, Medici, Brunacci, Squarciasacchi, Cerchi,
Mangiarroie, da Combiate, Belincioni, Bentac-
cordi, del Bianco, Nobili da Vicorate,
Bardi, Erri, Doni, Visdomini,
Ricci, Boccacci,
Falcucci,
Cardinali, Beccanugi, Uguccioni, Strozzi, Lamberteschi, Pucci,
Dazzi, Corsini, Cambi, Serzelli, Quaratesi, Rucellai,
da Rabatta, Malchiauelli, Martellini, Gua-
dagni, Altouiti, Neretti, Zati, da
Diacceto, Adimari, Infan-
gati, Mormorai, Bui-
ni, ed altre.