1824, tumulazione nella Chiesa di S. Marcello e nel Pantheon

1824
Tumulazione nella Chiesa di S. Marcello e nel Pantheon
Nel Diario di Roma del 28 gennaio, leggiamo:
Ieri mattina gli furono fatte le solenni esequie nella Chiesa di S. Marcello, alle quali, secondo il solito, intervenne il Sacro Collegio con gli altri che hanno luogo nelle Cappelle Papali, e vi offrì l’incruento sacrificio l’E.mo e R.mo sig. Cardinal Bertazzoli.
Egli restò tumulato nel Tempio medesimo; e quando sarà costruita una modesta urna marmorea, dovranno a tenore di sua testamentale disposizione, esservi racchiuse le ceneri di lui, unitamente a quelle di un suo premorto fratello.
Nella cassa che racchiude il cadavere del defonto fu posta la seguente iscrizione in un tubo di latta: (l’iscrizione è riportata più avanti)”.
Durante l’autopsia gli fu asportato il cuore, che fu tumulato a parte nel Pantheon di Roma, dove, sotto il suo busto, si legge:
D.O.M.
HERCULI CONSALVI S.R.E. CARD. S. MARIAE AD MARTIRES
CUIUS COR CONDITUM EST HOCCE PIETATIS MONUMENTUM
AMICI TANTI VIRI POSERUNT
MDCCCXXIIII.
E’ una grande soddisfazione entrare nel Pantheon ed ammirare il monumento in suo onore alla destra di Raffello Sanzio, insieme ai Reali di Casa Savoia, anche se, come se ne dispiace il Wichterich,
La sua fama l’aveva seguito nella tomba. Non fu celebrato nelle strade e per le piazze; nessun monumento a Roma o altrove proclamò ai posteri la sua grandezza: le modeste lapidi, erette da alcuni amici, l’anno delle morte, nel Pantheon ed in S. Marcello al Corso, corrispondono all’umiltà ed alla povertà ch’egli aveva scelto come compagne della vita.”
Veramente, della sua morte se ne parlò non solo a Roma, ma anche nel resto d’Italia ed anche in Europa. Ad esempio, nella Gazzetta di Firenze il corrispondente da Roma così scriveva:
“Roma, 24 gennaio 1824
Oggi a un’ora pomeridiana è passato agli eterni riposi Sua Eminenza il Cardinal Consalvi, dopo una fierissima violenta malattia infiammatoria dalla quale fu assalito lo scorso mercoledì 21.
Roma, 28 gennaio 1824
Il Cardinal Consalvi ci è stato rapito dalla morte. Da lungo tempo egli era afflitto da un male, sulla natura del quale i sentimenti dei medici tanto romani che esteri non erano concordi.
Lo scorso mese di dicembre recossi per consiglio de’ medici a Porto d’Anzio per respirare l’aria marittima, ma non ne risentì che giovamento apparente.
Ritornato in Roma fu sorpreso il giorno 22 corrente dalla febbre accompagnata da sintomi perineumonici allarmanti, i quali crebbero rapidamente in modo tale che lo hanno tolto dal mondo nel corto spazio di 48 ore, dopo aver sofferto incredibili angosce.
Il giorno 24 all’una pomeridiana, egli spirò nelle braccia del Signore.
Poche ore prima della sua morte, avendo mandato a chiedere la Benedizione Papale, Sua Santità volle che l’Emo Cardinale Castiglione, Penitenziere Maggiore, gliela portasse personalmente.
Roma, 31 gennaio 1824
La mattina del 27 furono fatte le solenni esequie all’Emo Cardinale Consalvi nella Chiesa di S. Marcello, alle quali intervenne il Sacro Collegio, e vi offrì l’incruento Sacrificio l’Emo Cardinale Bertazzoli.
L’Illustre defunto è stato tumulato nel Tempio medesimo; e quando sarà costruita una modesta urna marmorea dovranno, a tenore della sua testamentaria disposizione, esservi racchiuse le ceneri di lui, unitamente a quelle di un suo premorto fratello.
La morte del Cardinale Consalvi raddoppia le amarezze all’animo sensibile di Sua Beatitudine, della cui virtù sembra che Iddio voglia far prova ne’ primordi del suo glorioso pontificato.”